Cibo e Cultura. Iniziamo cosi questo lunedi prima di Natale. 🎄
Io amo mangiare, divoro qualsiasi cosa, i miei amici lo sanno; ma se aggiungi al cibo un buon libro sono la persona più felice del mondo.
Con questo libro Chiara Francini mi ha fatto venire voglia di cucinare e mangiare mentre leggevo.
Una storia che nasce sulle colline di Firenze, durante un giorno di maggio, in una dimora dal nome che pare scritto da Petrarca. Villa Peyron al Bosco di Fontelucente.
In occasione di un convegno su Cibo e Cultura dal titolo «Hic porcos coctos ambulare» ad accogliere i nostri otto protagonisti è la strepitosa governante Lauretta e il gatto Rollone Rosa.
Otto giovani amanti della cultura, uno più diverso dell'altro.
C'è l'introverso, il timido, il caciarone, lo straniero e quello che non ama apparire. Personalità diverse che rimango chiusi in questa dimora più del dovuto e per passare il tempo decidono di raccontarsi delle storie: un tema al giorno, per sei giorni e 10 narratori. Già, perché al gruppetto di cantastorie si aggiunge Lauretta e anche il gatto, ovvero nel sesto e ultimo giorno tutti dovranno raccontare delle storie che abbiano per soggetto proprio un felino.
Ma c'è una cosa che più caratterizza questo libro: chi narra e chi racconta quello che il lettore legge è il Nostro amato gatto Rollone Rosa. Seduto sul suo davanzale nota tutto, racconta ogni stato d'animo ma sopratutto commenta ,deliziandoci con il suo accento toscano, ogni storia decantata.
Una boccata di aria fresca questo libro, di una leggerezza disarmante, di favole che potrebbero accompagnare le nostre giornate, di recuperare un po’ di quello spirito avventuriero e creativo che forse abbiamo perso.
Ho letto anche gli altri libri di Chiara Francini e devo dire che ogni volta mi sorprende in positivo. La sua allegria, che siamo abituati a vedere in tv o al cinema, è contagiosa anche tra le pagine dei suoi libri.
Ringrazio di cuore la casa editrice Rizzoli per il regolo di Natale assolutamente amato. ❤️
Buona lettura
Arianna. 🎅🎄