Donne.
- Arianna
- 10 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Questa settimana è stata la Festa della Donna e quindi celebriamo la Donna con due scrittrici meravigliose che ho scoperto negli ultimi dieci anni. Due donne diverse tra loro e proprio per questo bellissimo raccontarle.
La prima è Chiara Gamberale con "L'isola dell'abbandono".
Donna, madre e piena di sensi di colpa verso la vita e verso quel piccolo scricciolo di nome Emanuele che non riesce ad amare fino in fondo.
Arianna, la protagonista, vive un abbandono, un amore disperato, la paura, l’egoismo, l’ossessione, il trauma.
Il suo amore pazzo per Stefano, la paura di una madre di non saper rispondere al figlio, una volta grande, perché non c'è una figura maschile al suo fianco. E per liberarsi dai sensi di colpa, attraverso una lettura di alcune lettere che lei stessa durante la gravidanza ha scritto al figlio, rivive la sua storia.
Ma riuscirà alla fine di questo racconto interiore (cosi lo definisco io) a trovare la pace e l'amore che ha nel suo cuore da donare agli altri e al piccolo Emanuele?
Basta leggere questo capolavoro nato dalla scrittura di Chiara Gamberale.
"Non è la fine del mondo" Alessia Gazzola.
Adesso. Che io sia fan della Gazzola si è capito, che io sia fan della sua scrittura pure, ma sono un fan sfegatata delle sue "eroine" che ci racconta, perché in qualche modo sono vicine alla gente vera.
Ed Emma lo è.
Emma ragazza che ha raggiunto un equilibrio lavorativo stabile e appagante, ma cosa succede se ad un certo punto l'agenzia cinematografica per la quale lavora non le rinnova il contratto?
Come tutti si sente alle strette, si sente persa e desiderosa di trovar se stessa ancora una volta. E il destino vuole che per trovar se stessa, si trovi a dover imparare un nuovo mestiere, un lavoro lontano dal suo mondo, con l'incontro di un uomo totalmente diverso da lei, ma cosi affascinante da sperare in qualcosa di nuovo.

Sapete perfettamente che io non racconto la storia del libro, non faccio spoiler ( come dicono i giovani d'oggi), quindi non vi resta che appassionarvi anche a questa storia di Alessia Gazzola, in attesa di un suo nuovo libro e di altre storie in cui immedesimarci.
Buona lettura
Ariel.
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