Giallo in Costiera. Capitoni Coraggiosi
- Arianna
- 23 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Terzo Romanzo-Giallo per Umberto Cutolo sui "I delitti della costiera".
Un cuoco-detective, un capitone, una vigilia di Capodanno e una vittima sono ingredienti perfetti per un giallo natalizio, tutto ciò condito con un pizzico d'amore.
Omero Sgueglia, cuoco dell'Hotel Furore,dopo essersi fatto scappare il piatto tipico natalizio napoletano, il capitone, trova nel mare un corpo privo di vita che galleggia. Ed è lì che arriva il maresciallo Salvatore di Salvo, investigatore un po' tonto e impacciato che chiede ogni volto un piccolo aiuto al nostro cuoco.
E sarà proprio grazie a lui e grazie ad alcuni personaggi, come Nicola del Buono giovane cameriere impiccione, che la vittima avrà giustizia.
Una verità che passerà di mano in mano, tra personaggi bizzarri, curiosi e stravaganti senza però passare per indizi contraddittori e alle volte infondati.
Personalmente amo dei romanzi gialli anche un pizzico di amore o per lo meno una storia romantica.
Non amo spoilerare ma questo pezzetto ci sta tutto:
"Ma io pensavo..."
"Tu pensi troppo" e appoggiò le sue labbra sulle mie.
Ho trovato questo romanzo decisamente interessante sotto il punto di vista della storia e della scrittura, ma la mia mente ha immaginato i personaggi di questo libro con l'immagine astratta della serie TV "i delitti del cuoco" non so se ricordate questa serie con Bus Spencer , un cuoco ,ex poliziotto che con il suo team stravagante si interessa di delitti che avvengono proprio in costiera.
Già dalla prima riga mi sono immaginata Bud Spencer e tutto il cucuzzaro ad indagare.
Edito dalla casa editrice Clichy. Ringrazio loro e l'autore per avermi permesso di leggere questo giallo e da appassionata di gialli amo tutto.

Trama:
È la Vigilia di Natale. Omero Sgueglia, il cuoco-detective dell’Hotel Furore che detesta la supponenza degli chef televisivi quanto l’invadenza dei turisti d’assalto, è alle prese con un piatto tipico della cucina natalizia napoletana: il capitone. Ma la bestia, prima di lasciarsi decapitare come da tradizione, gli sguscia di mano, si precipita verso il mare e raggiunge la libertà. Omero e i suoi aiutanti, che l’hanno inseguito invano, restano con un palmo di naso, ma nella piccola rada dell’albergo vedono galleggiare sotto i loro occhi un corpo umano decapitato. Come un capitone. Chi è la vittima? Chi l’ha uccisa? Come è finita lì? Il mistero è fitto e il maresciallo Salvatore Di Salvo, investigatore impacciato ma abile cuoco, chiede l’aiuto del suo amico Omero. E sarà attraverso le sue «punture di spillo» che il cuoco riuscirà a scoprire l’incredibile verità, dando un senso ai tanti indizi contraddittori raccolti tra personaggi bizzarri, episodi curiosi e colpi di scena improvvisi, sullo sfondo di una Costiera Amalfitana protagonista anch’essa della vicenda. Il romanzo è il terzo della serie «I delitti della Costiera», dopo Omicidi all’acqua pazza e La scapece assassina.
Buona lettura
Arianna.
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