Gli uomini muoiono le donne invecchiano
- Arianna
- 18 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Questo è uno dei romanzi corali che mi è piaciuto di più. Grazie alla casa editrice Clichy ho scoperto delle storie di donne che hanno nascosto la propria femminilità per pudore o vergogna come Yves e chi come Clarisse l'ha sempre avvertita come un peso da portare.
Donne giovani, madri e nonne sprit con l'aggiunta di cugine, nipoti che ancora non hanno la consapevolezza del proprio corpo.
Con un titolo del genere si evince subito che il tema principale è la vecchiaia vista dal punto femminile.
Rappresentata in queste pagine da Jeanne che dopo la morte del marito Lucien, aspetta solo di raggiungerlo e mettere fine alle sue sofferenze. Anche se la protagonista principale è Ève: colei che non può raccontare la sua storia personalmente perchè suicida a 32 anni che non invecchierà mai e il suo matrimonio sarà per sempre romatico e libero dall'invecchiare.
Ad unire tutte queste donne è Alice, la propietaria del centro estetico dove tutte queste donne si incontrano e vanno per sentirsi belle con se stesse. Alice le definisce "Le donne più belle".
Ad Alice vengono raccontate storie , confessioni e segreti che raccontare ad una persona estranea è più faicle.
“Le statistiche dicono che gli uomini vivono in media sei anni in meno delle donne. Gli uomini muoiono, le donne invecchiano. Vedremo. Abbiamo in mano carte migliori grazie ai miei sei anni in più. Ballerò fino all’ultimo per Nicolas” 🥀 •

A Isabelle Desesquelles va il merito di aver creato una storia molto complessa e difficile da scoprire.
Un libro che mette al centro dell'attenzione il corpo femminile:la crescita, le gravidanze, il deperimento finale, il ruolo della donna, la malinconia verso un passato che non tornerà più, il suicidio di una persona cara e il dolore che porta dietro.
Tutto unito da una lettera misteriosa che fa capolineo tra le pagine del libro. Una serie di racconti profondi che ti fanno entrare in sintonia con ogni singola donna e con ogni singolo problema.
Io mi auguro di diventare come Lilì ad 80 anni sui tacchi 12, giovane dentro per scelta, per la vita e non per età anagrafica.
Buona Lettura
Arianna.
Madò, mi è salita davvero una tristezza a leggere che gli uomini vivono nettamente meno di noi ç.ç
Il titolo è proprio molto simpatico e anche la trama mi attira