La bocca delle Carpe.
- Arianna
- 20 set 2019
- Tempo di lettura: 2 min
"Michel Robert: com'è possibile che, dopo la mia telefonata,lei abbia accettato che ci incontrassimo subito?
Amélie Nothomb: Mi sono data una regola: essere sistematicamente non sistematica! Ma si dà il caso che in quel momento avessi scritto tanto, avessi incontrato gente davvero poco interessante, il che ha la capacità di innervosirmi. Ero appena entrata a casa , ero nervosa. Lei è capitato proprio al momento giusto."
È così che parte questo libro, più che un libro io definirei un'intervista sui generis. È la prima volta che mi trovo a leggere un'intervista formato libro, è la prima volta che mi imbatto in Amélie Nothomb.
Amélie, ormai mi permetto di chiamarla così perché dopo queste confessioni ogni lettore può ritenersi amico intimo di questa straordinaria scrittrice, è una Donna sicura di sé all'apparenza, egocentrica, eccentrica, unica.
In questo suo racconto l'autrice Belga racconto la sua infanzia,il suo paese natale in Giappone, la mamma che le proibì di mangiare lo zucchero da bimba, le sue passioni per i cappelli, dai suoi amori più lontani per tornare all'amore vero, dal cinema e di quella volta che decise che non si sarebbe immischiata in fatti e progetti che non fosse il suo libro, la sua scrittura. Ritornando a New York, per poi finire
a parlare della sua stabilità in Europa.
Intervista completa, approfondita e sincera, che non lascerà il lettore,un fan di Amélie con l'amaro in bocca.
Una scrittura a tratti complessa , ma non dal punto di vista sintattico, ma dal punto di vista psicologico. Sì scava a fondo, si va incontro alle sensazioni più nascoste, sentimento più lontani che ritornano alla luce del sole.
Ho amato il racconto di quando per la prima volta si è "ribellata" su se stessa , imponendosi di pensare solo alla sua voglia di scrivere e raccontare, senza dover tenere conto di nessun fattore esterno.
E chi come me ha scoperto questa scrittrice grazie a questo libro, e per questo ringrazio la casa editrice Voland, imparerà ad amare, apprezzare e stimare Amélie Nothomb.
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