Questione di Costanza
- Arianna
- 4 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Ho vissuto nella vita di Alice, Emma, Lena e adesso di Costanza. Tutto questo grazie ad Alessia Gazzola.
Se Alice era una piccola eroina detective sognatrice, divisa tra due fuochi d'amore; Emma una ragazza costretta a ritrovare se stessa e la sua passione; Lena una donna con un peso nel cuore e per lavoro costretta a tornare sul luogo che le ha fatto tanto male, Costanza è diversa e uguale, paradossalmente a tutte loro.
Siciliana d'origine si trasferisce in Veneto per esigenze di lavoro. E' costretta a lavorare all'istututo di Paleopatologia di Verona, dopo aver vinto un concorso, in attesa del suo grande sogno, trasferirsi in Inghilterra.
Non è sola, con se, porta Flora un piccolo esserino di quasi 4 anni che le riempie la vita. E' sveglia, capricciosa, dolce e come ogni bambino pone delle domande che possono creare imbarazzo e pensieri.
"Perchè tutti i bambini dell'asilo hanno un papà e io no?"
"Perchè il tuo papà non sa nemmeno che ci sei"
La verità, Costanza ha promesso a se stessa di raccontare a sua figlia sempre la verità. E come racconta a Flora la verità, Costanza, è costretta a raccontarla al padre dell'esserino.
Marco. Si chiama Marco e solo questo sa. Flora è figlia di qualche notte di passione con sfondo Malta. E cosi si rivolge ad un investigatore che riesce a trovarlo.
Raccontarvi tutto è una crudeltà e non è nel mio spirito lo sapete, anche perchè la storia è ricca di particolari , mi limiterò a dire che ci troviamo davanti ad un amore profondo ... quello della famiglia.
Insieme a Costanza troviamo Antonietta, sorella minore che vive a Verona, psicologa, e con cui dividerà l'appartamento, troviamo un papà e un fratello rimasti in Sicilia, un propietario di casa di cui Antonietta è innamorata e dei colleghi nuovi al quanto bizzarri.
Chi mi conosce sa che amo alla follia la scrittura di Alessia Gazzola, nella mia libreria c'è un piano dedicato solo ai suoi libri. Ho conosciuto questa scrittrice nel 2011 e me ne sono innamorata.
Le sue storie, la sua scrittura hanno la capacità di catturare il lettore.
Ogni storia raccontata è viva, piena di particolari e come disse una volta Lino Guanciale "Alessia ha la capacità di far uscire fuori dalla pagina i personaggi".
Per chi legge è facile immaginarsi la storia viva davanti agli occhi. E questo è un dono prezioso.
Alice ,Emma, Lena e Costanza. Quattro Donne eroine diverse tra loro , che mi hanno fatto immaginare e vivere delle vite che mai avrei sognato.
Posso dire che Costanza, che inaugura una serie di libri, è entrata nel mio cuore accanto alle altre sue "sorelle".
Grazie Alessia.
Buona lettura
Arianna.
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